It is not just the city of a thousand churches or five hundred domes. Naples is also the city of squares. There are magnificent ones, some considered among the most beautiful in Europe and a couple, at least, in the world. They have always constituted the connective network of the city of Vesuvius and formed and modeled the very soul of the community. From the noble neighborhoods to the decumani of Spaccanapoli, the square has always been a projection of their home for Neapolitans: it is a place of meeting, discussion, communication, protest and expression of an urban architecture capable of stratifying itself over the passages of time and cultures.

The list of beautiful squares in Naples is long, so much so that it deserves a book and a detailed guide. But we cannot fail to mention Piazza del Plebiscito, home to the most important events, with the imposing Royal Palace and the Basilica of San Francesco di Paola. A stone’s throw away is Piazza Municipio, beautiful and bright, with a clean and essential design, a business card for those disembarking at the Port, with Palazzo San Giacomo and the Maschio Angioino. And then: Piazza Dante, in the historic centre, at the end of the upper part of Via Toledo, the square of books and cafés; Piazza Bellini, overlooked by Port’Alba, the heart of the Neapolitan nights and nightlife, the epicenter of the university city; Piazza Cavour, near the National Archaeological Museum, in the center of one of the most popular neighborhoods (Sanità) and a particular and lively commercial and artisan area; Piazza Garibaldi, home to the Napoli Centrale station, also redeveloped with the futuristic area of the shopping arcade and the new Metro stop.

Many other spaces retain a particular charm and mark dates and moments in the history of Naples, such as Piazza Vittoria, Piazza Mercato, Piazza Gesù Nuovo, Piazza della Repubblica, Piazza Sannazzaro, Piazza Capuana, Piazza Martiri, Piazza San Gaetano. But every crossroads, especially in the historic center, becomes a square, that is, a place of meeting, dialogue, observation and participation in the great spectacle of life (urban or otherwise). It is not for nothing that etymology derives the word “piazza” from the Latin “platea”. And in every square, in Naples, the representation of humanity truly takes place.

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Non è solo la città delle mille chiese o delle cinquecento cupole. Napoli è anche la città delle piazze. Ve ne sono di magnifiche, alcune considerate tra le più belle d’Europa ed un paio, almeno, del mondo. Da sempre costituiscono la rete connettiva della città del Vesuvio e formano e modellano la stessa anima della comunità. Dai quartieri nobili ai decumani di Spaccanapoli, la piazza è sempre stata per i partenopei una proiezione della propria dimora: è luogo di incontro, confronto, comunicazione, protesta ed espressione di una architettura urbana abile nello stratificarsi nei passaggi del tempo e delle culture.

L’elenco delle belle piazze di Napoli è lungo, tanto che meriterebbe un libro ed una guida dettagliata. Ma non si può non citare Piazza del Plebiscito, sede delle più importanti manifestazioni, con l’imponente Palazzo Reale e la Basilica di San Francesco di Paola. A due passi, c’è Piazza Municipio, bellissima e luminosa, dal design pulito ed essenziale, biglietto da visita per chi sbarca al Porto, con Palazzo San Giacomo e il Maschio Angioino. E poi: Piazza Dante, nel centro storico, alla fine della parte alta di via Toledo, la piazza dei libri e dei caffè; Piazza Bellini, su cui si affaccia Port’Alba, cuore delle notti e della movida partenopee, epicentro della città universitaria; Piazza Cavour, nei pressi del Museo Archeologico Nazionale, al centro di uno dei quartieri più popolari (Sanità) e di una particolare e vivace area commerciale e artigianale; Piazza Garibaldi, sede della stazione Napoli Centrale, riqualificata anche con l’avveniristica area della galleria commerciale e della fermata della nuova Metropolitana.

Tanti altri spazi conservano un fascino particolare e segnano date e momenti della storia di Napoli, come Piazza Vittoria, Piazza Mercato, Piazza Gesù Nuovo, Piazza della Repubblica, Piazza Sannazzaro, Piazza Capuana, Piazza Martiri, Piazza San Gaetano. Ma ogni crocicchio, soprattutto nel centro storico, diventa una piazza, ossia luogo di incontro, di dialogo, di osservazione e partecipazione al grande spettacolo della vita (urbana e no). Non per niente l’etimologia fa derivare la parola “piazza” dal latino “platea”. E in ogni piazza, a Napoli, va davvero in scena la rappresentazione dell’umanità.

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