Photos: © Roberto Alborghetti

The small villages – rich in history, art and architecture – are the ideal driving force for the concept of slow and sustainable tourism. This is the case, for example, of S. Maria Maggiore, located along the historic Vigezzina railway, an engineering work and model of Italo-Swiss cooperation. Lying at an altitude of 830 metres (Alps), which has been awarded the Orange Flag by the Italian Touring Club for several years for the quality of tourist hospitality, the village of S. Maria Maggiore – a place of border and therefore of passages, exchanges and trade – is intact in its wonderful mountain architecture, also made up of important homes and villas. 

It is a landmark of Val Vigezzo – called the Valley of the Painters and Valley of the Chimney Sweeps – and is located on the border of the Val Grande National Park. A destination for summer and winter tourism, it has no shortage of cultural attractions, such as the School of Fine Arts with an art gallery, the Chimney Sweep Museum (Villa Antonia park) which illustrates a working tradition of the Valley, the House of Perfume, a tribute to the emigrants from Vigezzo and to the birth of the Eau de Cologne, the Aqua Mirabilis. The village offers architectural suggestions (the slate roofs are beautiful) and artistic, such as the majestic parish church: every year they provide the backdrop for interesting events, such as the literary review “Sentieri e Pensieri” (Paths and Thoughts).

The local gastronomy is excellent, with a series of typical products: Vigezzo mountain ham, prepared following an ancient family recipe; the cheeses of Latteria Vigezzina, which collects and processes the milk produced in the members’ stables; and again: the “pan e lac” cake, the “fiacia” and the “stincheét”, thin sheets obtained by mixing water and flour, cooked on hot iron plates and seasoned with mountain butter and a pinch of salt. “Slow” tourism and food, which invite you to slow down and discover surprising corners and places of Italy. 

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I piccoli borghi – ricchi di storia, arte e architettura- sono il volano ideale per il concetto di turismo lento e sostenibile. È il caso, ad esempio, di S.Maria Maggiore, dislocata lungo la storica Ferrovia Vigezzina, opera di ingegneria e modello di cooperazione Italo Svizzera. Adagiato a quota 830 metri, da diversi anni Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la qualità dell’accoglienza turistica, il borgo di S. Maria Maggiore – luogo di confine e dunque di passaggi,  scambi e commerci – sono intatti nella meravigliosa architettura di montagna, fatta anche di dimore e ville importanti. 

È punto di riferimento della Val Vigezzo – chiamata  Valle dei pittori e Valle degli spazzacamini- e si trova al confine del Parco Nazionale della Val Grande. Meta di turismo estivo e invernale, non manca di attrattive culturali, come la Scuola di Belle Arti con Pinacoteca, il Museo dello Spazzacamino ( parco di Villa Antonia ) che illustra una tradizione lavorativa della Valle, la Casa del Profumo, omaggio agli emigrati vigezzini  e alla  nascita dell’Acqua di Colonia,  l’Aqua Mirabilis. Il borgo offre suggestioni architettoniche (bellissimi i tetti in ardesia) e artistiche, come la maestosa chiesa parrocchiale, che ogni anno fanno da cornice ad eventi, come la rassegna letteraria “Sentieri e Pensieri”. 

Da non scordare una gastronomia d’eccellenza, con una serie di prodotti tipici: il prosciutto montano vigezzino, preparato seguendo una antica ricetta familiare; i formaggi della Latteria Vigezzina, che raccoglie e trasforma il latte prodotto nelle stalle dei soci; e ancora: la torta “pan e lac”, la “fiacia” e gli “stincheét”, sottili sfoglie ottenute lavorando acqua e farina, cotte su roventi piastre in ferro e condite con burro d’alpeggio e un pizzico di sale. Turismo e cibo “lenti”, che invitano ad abbassare i ritmi  e a scoprire sorprendenti angoli d’Italia. 

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